mercoledì 13 giugno 2018

L'ASCENSORE ELETTRICO DAL 1885 AD OGGI

Ascensori di un grattacielo
Due decenni più tardi il brevetto dell'ascensore elettrico, la società statunitense fondata da Otis, Otis Brothers & Co., ha stabilito l'energia elettrica come paradigma nella progettazione di ascensori e, così facendo, ha scatenato un drammatico cambiamento nel panorama architettonico delle grandi città di tutto il mondo. L'ascensore elettrico ha portato alla nascita dei grattacieli, ma il consenso di costruire ascensori eletrtici non si è avuta dall'oggi al domani. L'elettricità era una nuova tecnologia e una fonte di paura e meraviglia. L'elettricità era una forza invisibile che si muoveva lungo fili sottili. Potrebbe illuminare magicamente una stanza o una strada - ma potrebbe anche uccidere. Sono stati necessari notevoli progressi prima che l'elettricità potesse essere utilizzata e accettata negli ascensori.
Ci sono voluti diversi decenni per passare dall'ascensore di dimostrazione lento e traballante di Siemens a uno che potesse spostare le persone in modo rapido e sicuro oltre i 20 piani.

La svolta arrivò nel 1902, quando la Otis Elevator Co., dopo un costoso sforzo di ricerca e sviluppo, fece da pioniere all'elevatore elettrico senza trazione. L'innovazione era un'ingegnosa combinazione di sottosistemi elettrici e meccanici. Il primo sistema fu installato a New York, New York nel 1904. Quasi da un giorno all'altro, questo nuovo ascensore elettrico rese obsoleto l'ascensore idraulico e aprì un nuovo mondo agli architetti. Dal 1906 al 1912, furono edificati diversi edifici, anche di 46 piani e più alti, tra cui l'edificio Singer, la Metropolitan Life Tower e il Woolworth Building. L'aggiunta di dispositivi elettromeccanici e, più tardi, di commutazione elettronica, ha permesso alla tecnologia elettrica di trazione senza ingranaggi di alzare edifici sempre più in alto.

Anche se nei suoi meccanismi fondamentali gli ascensori sono cambiati poco dalla metà dell’Ottocento, gli ultimi anni hanno visto qualche innovazione degna di nota. I cavi di acciaio hanno alcune limitazioni imposte dalle leggi della fisica. Oltre i cinquecento metri di lunghezza, diventano troppo pesanti per essere pratici, e oltre i 950 metri il loro stesso peso li fa allungare e rompere. La Otis ha introdotto da pochi anni un sistema per sostituire i cavi con cinture piatte fatte di poliuretano rinforzato: questa innovazione, che rende il sistema di trazione più leggero, più resistente e più conveniente dal punto di vista energetico, ha anche reso possibili impianti che occupano meno spazio.


   Fino alla fine degli anni Cinquanta, gli ascensori erano manovrati da operatori in cabina che provvedevano manualmente a fermarsi ai piani desiderati. Nell’arco di qualche anno si passò al sistema automatico con i pulsanti in cabina che viene utilizzata ancora oggi: ma una delle novità degli ultimi anni riguarda proprio la possibilità di eliminare la pulsantiera. La Schindler e la Otis, infatti, hanno installato in alcune centinaia di edifici degli Stati Uniti (soprattutto sedi di uffici, o alberghi) un sistema centralizzato di gestione degli ascensori. Gli utenti selezionano su una consolle al piano terra il piano a cui vogliono andare e vengono indirizzati a un ascensore stabilito dal sistema. Questo può allungare i tempi di attesa, ma i viaggi sono senza interruzioni (e senza le snervanti “fermate fantasma”, quando l’ascensore si ferma e non entra nessuno) e c’è meno gente per ogni cabina. E ci sono anche altri vantaggi: a Denver, uno studio legale ha chiesto alla Schindler che il sistema di controllo non assegni mai lo stesso ascensore ai suoi impiegati e ai dipendenti di un ufficio dell’Internal Revenue Service, l’ente statunitense che si occupa delle tasse che ha sede nello stesso palazzo.  


   Gli “ascensori intelligenti” non hanno bottoni all’interno, perché sanno già qual è la destinazione dei passeggeri. Ma se sarà questo il sistema del futuro, dovranno fare di nuovo i conti con la psicologia: alcune persone provano un senso di disagio a non poter intervenire durante il viaggio in ascensore, sentendosi in qualche modo “rapiti” dalla macchina. I costruttori, in passato, hanno dimostrato di conoscere bene questo desiderio di tenere le cose sotto controllo: questo è il motivo per cui, nella maggior parte degli impianti costruiti a partire dagli anni Novanta, il pulsante di chiusura delle porte non funziona normalmente, ma solo quando viene inserita la chiave. È lì per dare l’impressione che funzioni, e per convincerci che in realtà siamo noi a poter decidere quando partire (o almeno di partire più in fretta) ma premerlo non ha nessun effetto. Come dice il New Yorker, è un po’ come una piccola preghiera.

La torre di collaudo per ascensori più alta del mondo è stata recentemente inaugurata in Giappone. Mitsubishi Electric Corporation ha avviato il funzionamento della torre di collaudo per ascensori più alta del mondo, denominata "SOLAÉ", il 25 gennaio 2008.


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L'ASCENSORE ELETTRICO: THE END

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