mercoledì 13 giugno 2018

L'ASCENSORE ELETTRICO DI S.S. WHEELER

Prima immagine del brevetto
  L'ascensore elettrico è stato brevettato da S.S.Wheeler, ingegnere elettronico, nel 1885. 
Egli, nella sua testimonianza del brevetto, afferma che lo scopo principale della sua invenzione fosse fornire un'organizzazione per l'innalzamento e l'abbassamento della materia in cui l'energia sviluppata o spesa dalla discesa del materiale venga utilizzata per integrare l'energia elettrica nel sistema o nei circuiti di lavoro, o per ridurre la somma di l'energia elettrica che verrebbe altrimenti ricevuta dalla fonte primaria o dal generatore.
   Verso la fine del trattato Wheeler scrive "Nel mio Brevetto Lettere n. 273,208, concesso a me il 27 febbraio 1883, ho mostrato e descritto un apparato progettato per realizzare lo stesso scopo di quello qui enunciato, cioè di utilizzare l'energia generata dalla discesa del corpo per assistere nella sua successiva elevazione."

  I principi di intervento dell'invenzione sono i seguenti: quando viene ruotata una ruota elettrodinamica da una corrente di una data polarità, la sua rotazione tende a generare un ritorno o una controcorrente. Se non ci fosse resistenza meccanica alla rotazione del motore a causa dell'attrito o del lavoro in corso, raggiungerebbe una velocità alla quale, agendo come un generatore di energia elettrica, deve restituire corrente esattamente uguale alla corrente ricevuta o di pilotaggio, cioè, se non ci fosse resistenza meccanica al giro della macchina, darebbe una corrente di ritorno o controcorrente uguale a quella ricevuta. Se, tuttavia, la potenza meccanica viene applicata al motore per accelerare il suo movimento, oltre la velocità che gli viene impartita dalla corrente di elettricità ricevuta, la corrente di ritorno o controcorrente generata dalla macchina sarà maggiore di quella ricevuta.
Studi di Wheeler
   Il risultato è che la forza elettromotrice generata dalla macchina sarà predominante e darà una corrente risultante nel circuito di una direzione opposta alla corrente ricevuta (altre volte) e uguale alla differenza tra le correnti ricevute e generate, meno, ovviamente, le perdite per attrito. Quindi maggiore è la potenza meccanica applicata alla macchina, maggiore sarà l'aumento di velocità e una contromossa proporzionalmente maggiore verrà generata dal motore. D'altro canto, quando il motore funziona senza influssi meccanici esterni, se viene applicata al motore una resistenza meccanica, come ad esempio il lavoro, la sua velocità di rotazione diminuirà. La quantità di controcorrente generata sarà, quindi, diminuita, e di conseguenza più corrente verrà ricevuta una vista schematica dal generatore di energia rispetto al motore che tende a generare. Tale eccesso di corrente ricevuta sarà uguale al lavoro svolto.

Nessun commento:

Posta un commento

L'ASCENSORE ELETTRICO: THE END

   Un  ascensore  è un impianto in grado di sollevare persone da un piano all'altro di un edificio o da livelli diversi di una costruzi...